articolo "MIKE TYMN ANDRA' ALL'INFERNO?"

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    Ho letto le considerazioni finali dell'articolo riguardo la 'revisione della vita',traspare quasi un alone di severità nell'affrontare questo concetto o nel descrivere le comunicazioni medianiche che affrontano tale aspetto....bisogna chiarire che il livello di 'revisione della vita' non è così inderogabile,in certe comunicazioni pubblicate altrove (mi ricordo il contenuto ma non ricordo più il link,il ricercatore che svolgeva incontri studi e indagini in tal senso apparteneva si chiamava Filippo Liverziani che ha raccolto e trascritto numerose comunicazioni medianiche) si descrivono anime che ritardano tale processo o che decidono di non affrontarlo,anime che affrontano un tale processo di revisione senza sofferenza,anime che addirittura non lo affrontano proprio - le cosiddette anime elevate - passando immediatamente al livello spirituale di provenienza o di pertinenza,ad ogni modo,non si deve ritenere che tale processo debba essere così pesante,così terrorizzante,è una decisione che prende una anima il 'come' affrontare un tale processo,se,dove,quando,...non è detto che una anima debba subire un processo di condanna a seguito di tale revisione,perchè sono sempre scelte che non vengono imposte ad una anima ma è la stessa anima che decide quale strada prendere....ecco,quello che vorrei dire,è che il processo di revisione non va vista come una cosa terrificante e inderogabile...sia le guide che la fonte di tutti noi non prentedono assolutamente nella maniera più assoluta che una anima debba sottostare 'obbligatoriamente' ad una simile circostanza con la 'paura' di attendersi chissà quale condanna terrificante...si limitano a dare dei consigli senza pretenderlo nella maniera più assoluta...certo se una anima ha commesso dei reati o dei crimini molto gravi,come per esempio uno o più omicidi,oppure nel corso dell'esistenza terrena commette delle violenze su altri, probabilmente ne sentirà tutto il peso una volta passato nell'oltre,ma da quello che io capisco,se uno coltiva un pensiero di odio o di indifferenza nei confronti di qualche essere umano ma senza arrivare a commettere neccessariamente un crimine o una azione violenta nei confronti di tale essere umano,non mi risulta,in base alle comunicazioni di Liverziani,che si vada 'automaticamente' in un ambiente spirituale denso di vibrazioni negative,una anima per subire una simile sorte deve arrivare ad essere una persona negativa in molte maniere,in molti gesti,atti violenti,etc.etc..insomma,non è solo il pensiero ossessivo a determinare la collocazione in un ambiente spirituale positivo o negativo,ma contano anche ma direi sopratutto i gesti concreti,gli atti. In molte comunucazioni medianiche ma anche in certi resoconti di viaggi astrali,io per esempio ho letto di anime passate che in vita coltivavano una convinzione di natura ateistica ma che però nel corso della loro esistenza sono sempre state gentili,positive,ottimiste,insomma,delle 'brave persone',eppure raccontavano che una volta andate nell'oltre non è che si fossero improvvisamente trovate in una dimensione spirituale buia paragonabile al nulla...credo che si sono sempre molti gradi di evoluzione,gradi di critica che partono dalle proprie esperienze,insomma,anche l'essere atei non comporta automaticamente il piombare nel nulla,a meno che uno non intenda trasformare tale convinzione in qualcosa da perseguire nella maniera più integrale possibile,o che persegua l'obiettivo di contrastare radicalmente quelli che non hanno la sua stessa convinzione mettendo in atto gesti e comportamenti di discriminazione,di opposizione violenta verso i credenti,etc,etc,,,il mio chiaramente è solo un esempio di lettura delle comunicazioni dei lavori di Liverziani,ma tale genere di comunicazioni le si possono trovare leggendo i lavori di taluni viaggiatori astrali (Moen,Monroe,.....)...insomma,c'è una estrema varietà di autogiudizio,di autocritica,a volte è davvero complicato trovavi (ma direi anche una sorta di presunzione) delle 'regole spirituali' che ti fanno piombare nel buio o nel terrore se non le rispetti....anche perchè per noi è estremamente difficile e complicato capire tutta questa estrema variabilità di scelte,di autocritica,etc,etc...a dimostrazione che il mondo spirituale è fatto di una varietà incredibile di situazioni,di livelli evolutivi,che molte volte è davvero difficile capire se una comunicazione per esempio proviene davvero da una fonte molto evoluta o meno....nel corso del tempo io ho imparato a non dare eccessivo peso alle comunicazioni di vario tipo,le tengo in considerazione ma senza arrivare ad pretendere di ricavarne una presunta 'verità' o 'certezza assoluta' da tali comunicazioni - eccettuate forse l'alta probabilità e dimostrabilità della sopravvivenza dell'anima che viene fuori da queste comunicazioni.

    Edited by kaomanao - 25/11/2021, 20:58
     
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    CITAZIONE (kaomanao @ 25/11/2021, 16:53) 
    Ho letto le considerazioni finali dell'articolo riguardo la 'revisione della vita',traspare quasi un alone di severità nell'affrontare questo concetto o nel descrivere le comunicazioni medianiche che affrontano tale aspetto....bisogna chiarire che il livello di 'revisione della vita' non è così inderogabile,in certe comunicazioni pubblicate altrove (mi ricordo il contenuto ma non ricordo più il link,il ricercatore che svolgeva incontri studi e indagini in tal senso apparteneva si chiamava Filippo Liverziani che ha raccolto e trascritto numerose comunicazioni medianiche) si descrivono anime che ritardano tale processo o che decidono di non affrontarlo,anime che affrontano un tale processo di revisione senza sofferenza,anime che addirittura non lo affrontano proprio - le cosiddette anime elevate - passando immediatamente al livello spirituale di provenienza o di pertinenza,ad ogni modo,non si deve ritenere che tale processo debba essere così pesante,così terrorizzante,è una decisione che prende una anima il 'come' affrontare un tale processo,se,dove,quando,...non è detto che una anima debba subire un processo di condanna a seguito di tale revisione,perchè sono sempre scelte che non vengono imposte ad una anima ma è la stessa anima che decide quale strada prendere....ecco,quello che vorrei dire,è che il processo di revisione non va vista come una cosa terrificante e inderogabile...sia le guide che la fonte di tutti noi non prentedono assolutamente nella maniera più assoluta che una anima debba sottostare 'obbligatoriamente' ad una simile circostanza con la 'paura' di attendersi chissà quale condanna terrificante...si limitano a dare dei consigli senza pretenderlo nella maniera più assoluta...certo se una anima ha commesso dei reati o dei crimini molto gravi,come per esempio uno o più omicidi,oppure nel corso dell'esistenza terrena commette delle violenze su altri, probabilmente ne sentirà tutto il peso una volta passato nell'oltre,ma da quello che io capisco,se uno coltiva un pensiero di odio o di indifferenza nei confronti di qualche essere umano ma senza arrivare a commettere neccessariamente un crimine o una azione violenta nei confronti di tale essere umano,non mi risulta,in base alle comunicazioni di Liverziani,che si vada 'automaticamente' in un ambiente spirituale denso di vibrazioni negative,una anima per subire una simile sorte deve arrivare ad essere una persona negativa in molte maniere,in molti gesti,atti violenti,etc.etc..insomma,non è solo il pensiero ossessivo a determinare la collocazione in un ambiente spirituale positivo o negativo,ma contano anche ma direi sopratutto i gesti concreti,gli atti. In molte comunucazioni medianiche ma anche in certi resoconti di viaggi astrali,io per esempio ho letto di anime passate che in vita coltivavano una convinzione di natura ateistica ma che però nel corso della loro esistenza sono sempre state gentili,positive,ottimiste,insomma,delle 'brave persone',eppure raccontavano che una volta andate nell'oltre non è che si fossero improvvisamente trovate in una dimensione spirituale buia paragonabile al nulla...credo che si sono sempre molti gradi di evoluzione,gradi di critica che partono dalle proprie esperienze,insomma,anche l'essere atei non comporta automaticamente il piombare nel nulla,a meno che uno non intenda trasformare tale convinzione in qualcosa da perseguire nella maniera più integrale possibile,o che persegua l'obiettivo di contrastare radicalmente quelli che non hanno la sua stessa convinzione mettendo in atto gesti e comportamenti di discriminazione,di opposizione violenta verso i credenti,etc,etc,,,il mio chiaramente è solo un esempio di lettura delle comunicazioni dei lavori di Liverziani,ma tale genere di comunicazioni le si possono trovare leggendo i lavori di taluni viaggiatori astrali (Moen,Monroe,.....)...insomma,c'è una estrema varietà di autogiudizio,di autocritica,a volte è davvero complicato trovavi (ma direi anche una sorta di presunzione) delle 'regole spirituali' che ti fanno piombare nel buio o nel terrore se non le rispetti....anche perchè per noi è estremamente difficile e complicato capire tutta questa estrema variabilità di scelte,di autocritica,etc,etc...a dimostrazione che il mondo spirituale è fatto di una varietà incredibile di situazioni,di livelli evolutivi,che molte volte è davvero difficile capire se una comunicazione per esempio proviene davvero da una fonte molto evoluta o meno....nel corso del tempo io ho imparato a non dare eccessivo peso alle comunicazioni di vario tipo,le tengo in considerazione ma senza arrivare ad pretendere di ricavarne una presunta 'verità' o 'certezza assoluta' da tali comunicazioni - eccettuate forse l'alta probabilità e dimostrabilità della sopravvivenza dell'anima che viene fuori da queste comunicazioni.

    Appunto, ci si augura vi sia un minimo di buon senso almeno nell'oltre... assurdo, totalmente irrazionale pensare che non credere in qualcosa(vedi gli atei) sia grave quanto una o più azioni fatte seguendo istinti perversi e di pura cattiveria.

    Se non fosse così non mi troverei bene neppure lì, purtroppo.

    Essere atei, tra l'altro è una cosa molto razionale...non credere in qualcosa è identico a crederci...sono semplicemente due modi diversi di sentire e percepire la realtà, se non si crede a qualcosa o ci si crede è spesso anche dovuto al grado di conoscenza che ogni individuo ha sull'argomento di cui si discute. Il mondo è fatto di gente che non si informa e gente che invece si informa e altra che pure approfondisce... in base al grado di approfondimento la credenza in una data cosa può crescere o decrescere. I peggiori della nostra specie sono quelli che non credono a nulla o credono a tutto solo per partito preso.

    Saluti
     
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