i sensitivi italiani

chi sono e come operano nel quotidiano

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    Buongiorno,
    ho letto le vostre discussioni avvenute nel corso degli anni e che riguardano un argomento per me molto importante oggi.
    Ho avuto un lutto di un animale e mi scuso fin dasubito se questo mio post potrebbe offendere i problemi e gli eventi degli altri, purtroppo però sono convinta che l'affetto e l'amore sia puro in ogni direzione esso si incanali...
    quindi per me è stato comunque un evento profondamente doloroso.
    Ora è subentrata la depressione e anche altro, vorrei un parere di una persona che mi possa ascoltare non solo in campo medico, forse non riesco a spiegarmi ma sono sì depressa, triste ed addolorata ma ho anche sogni, angosce, sensazioni e percezioni che
    non capisco se sono dettate dalla "semplice" depressione (che ho già affrontato in passato) oppure potrebbero essere "messaggi" da interpretare o decriptare.
    Purtroppo quando i legami sono così forti ed empatici il distacco è devastante, se poi si commettono errori a cui non possiamo porre rimedio subentrano i sensi di colpa ed i rimorsi che non ti fanno più vivere. La mia mente è sensibile ma molto fragile ed ho
    effettivamente paura, della malattia ma soprattutto di ciò che va oltre e che adesso non riesco a distinguere. Stò impazzendo? Sono fuori di testa per il dolore? Non ragiono lucidamente e mi incolpo di tutto? Ecc...

    Mi scuso per questo post ma vi chiedo comunque un aiuto perchè è difficilissimo sapere chi ha doti sensitive e chi si spaccia per ciarlatano in internet, chi potrebbe ascoltarmi e chi sicuramente mi spaventerebbe suggestionandomi con le mie stesse paure.
    Ora stò cercando sì in internet una via di contatti ma non posso cercare semplicemente online queste figure perchè sono convinta che tale persone si lascino contattare ad esempio per passaparola ma non certo con siti e servizi sul web.

    Attendo un vostro parere, che strada posso seguire per raggiungeli, se avete già qualche nominamitivo accreditato a cui possa spiegare la mia situazione.
    Mi farebbe piacere parlare con persone oneste che mi dicano in faccia: sì sei depressa curati oppure, sì sei solo troppo sensibile oppure, sì sei pazza...
    Grazie per l'attenzione.
     
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    La depressione purtroppo è una brutta bestia,ti sconsiglio vivamente di tentare la strada del contatto medianico perchè nelle tue delicate condizioni psicologiche potrebbe rivelarsi un boomerang disastroso,tra l'altro,lo dicono anche alcunii sensitivi di evitare il contatto medianico quando si soffrono determinate problematiche psicologiche.

    Ti consiglio vivamente di non abbandonare il tuo percorso terapeutico.

    Riguardo al dolore di una perdita importante - sia esso una persona o un animale - i nostri cari hanno bisogno più del nostro amore che del nostro dolore
    perchè il nostro dolore se protratto a lungo può essere un ostacolo per i nostri cari appena passati nel mondo spirituale,nel mondo spirituale per i nostri cari è assai naturale averci già perdonato per i nostri errori perchè da lassù ci amano tantissimo,perciò sta a noi lavorare sul nostro senso di colpa imparando a perdonare noi stessi per gli errori commessi nel passato e imparando sopratutto a volerci bene non per quello che vogliamo apparire agli occhi degli altri ma per quello che effettivamente siamo,non esiste la bacchetta magica che risolva i nostri guai,e questo vale non solo per noi ma anche per coloro che vivono nella dimensione spirituale.

    Non nutrire perciò false speranze che possa esistere da qualche parte la bacchetta magica che risolva i nostri guai,ma confida sopratutto in te stessa,trova in te stessa la forza di reagire,inizia a pensare a te stessa sopratutto con amore,lascia perdere i pregiudizi e i preconcetti di coloro che sembrano non 'capirti' (poichè non ne hanno le capacità mentali per 'capirti'),lavorare su sè stessi richiede coraggio e volontà,dipende perciò sopratutto da noi stessi.

    Quando ti senti particolarmete giù,quando senti che il mondo sia nero,oscuro,privo di amore,prova a mettere su carta tutto quello che senti,io penso
    che mettere per iscritto tutto quanto provi dentro di te in momenti particolarmente bui ti possa essere di aiuto,nel tempo potresti rileggere le cose
    che avevi scritto per capire se vi possa essere stato qualche dettaglio che non avevi compreso prima e che magari riesci a capire successivamente.

    Scrivere è una gran cosa,aiuta moltissimo,aiuta a sentirsi meno 'soli',aiuta sopratutto a mettersi in contatto con quella parte profonda di noi stessi
    per capirla meglio,comprenderla meglio.Bisogna solo avere il coraggio e la volontà di iniziare a farlo e affrontare così a viso aperto le nostre paure e i nostri sensi di colpa.

    Scrivere è una vera e propria esperienza di vita,mette a nudo il nostro vissuto interiore,lo fa venire alla luce,si riesce a capire meglio cosa ci serve,ci aiuta a superare alcuni nostri limiti,ci fa capire che la materialità non è la vera essenza della nostra vita e che tale essenza si cela nel profondo di noi stessi,bisogna solo aiutarla a venir fuori. Ma ricorda una cosa,non rivelare ad estranei le cose che scrivi perchè potrebbero non capire le cose che scrivi,al limite potresti parlarne con il tuo specialista,o con quelle persone che ritieni siano abbastanza aperte da capirti,ma sii molto prudente,per evitare di essere colpita nelle tue debolezze,ma nello stesso tempo evita di isolarti dal mondo circostante,perchè purtroppo l'isolamento aggrava molto le condizioni psicologiche,al limite,se non ti piace scrivere,potresti anche pensare a partecipare a qualche corso per imparare a dipingere,oppure per imparare a suonare uno strumento musicale.

    In rete credo esiste persino la possibilità di imparare qualche lingua straniera.

    Queste cose,incluso lo scrivere,aiutano molto a sviluppare le capacità interiori,a capire meglio noi stessi.

    Un caro saluto

    Edited by kaomanao - 25/6/2019, 13:59
     
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    Grazie mille per la tua risposta, non pensavo che qualcuno si interessasse a me perchè ho scritto tanto in questi giorni e nessuno mi ha mai risposto, anche solo dicendo un proprio parere come hai fatto tu (mi permetto di darti del tu anche se non conosco la tua età o chi sei, scusami la confidenza).

    Mi fa piacere ricevere pareri diversi perchè è proprio quello di cui ho bisogno ora, sapere se muovermi in una direzione è controproducente oppure liberatorio.
    Anni fa ho sofferto di depressione, cose leggere e curabili e sono stata seguita da uno specialista, ora a distanza di anni ho imparato ha conoscere che sono molto debole su molti aspetti e forte su altri e che io sono fatta così, la troppa sensibilità è un arma a doppio taglio... ci permette di cogliere la vita in ogni più piccola sfumatura e di amare in modo profondo ed incondizionato ma ahimè è altrettanto forte il dolore, l'abbattimento e l'annientamento emotivo negli eventi più duri.

    Mi permetto di scrivere delle righe sulla mia storia, anche se la faccenda è lunga, magari così sarà più chiara la mia situazione a chiunque vorrà consigliarmi:
    Tutto è iniziato nel 2011 quando ho trovato questo micino minuscolo abbandonato in un parcheggio, ha rischiato di morire subito perchè troppo piccolo ma è stato salvato in estremis da una folle corsa dal veterinario e così ho deciso che se il caso ci aveva fatti incontrare allora era destino che avrei condiviso la casa con questo esserino tanto piccolo ma con una grande forza e voglia di vivere. Il tempo è trascorso felice, io iperprotettiva, chioccia e amorevole e lui intraprendente, esuberante, curioso e capace di effusioni dolcissime, abbiamo legato come "fratelli" e amici e ci siamo rispettati anno dopo anno ognuno seguendo la propria natura, due esseri diversi ma in completa sintonia, solo affetto sincero fatto di sguardi muti e gesti che non necessitavano di parole e condivisione della vita dando e ricevendo amore senza pretese, secondi fini, apprezzando la purezza della natura e imparando quanto l'uomo e l'animale potrebbero essere in armonia. Poi dall’estate del 2018 l’inizio delle malattie, la scoperta che forse tutti i vaccini di profilassi erano stati troppi, che l’alimentazione fosse sbagliata, che la sterilizzazione da giovane era stata fatta in tempi sbagliati, che gli antiparassitari lo portassero as indebolirlo… forse una predisposizione a causa dell’abbandono o malattie latenti dalla nascita, non lo saprò mai. Mi rimarrà sempre il dubbio che nel cercare di tutelarlo lo abbia invece “minato” e portato alla fine prematura, non conoscere le malattie che poteva contrarre, la fiducia forse nelle persone poco esperte, tutto è diventato un caos. E’ stata colpa mia? L’ignoranza al giorno d’oggi non è ammessa, avrei dovuto informarmi di più? Poi le cure in clinica, tutte le malattie o i problemi che sorgevano erano mortale e non potevo fare altro che recarmi in clinica e l’asciarlo là. Ho pernottato in zona quando era ricoverato, mi facevo vedere ogni giorno, ho perso giorni di lavoro raccontando bugie per non essere derisa, ho speso stipendi nella speranza di salvarlo, avrei dato parte di me stessa se fosse stato possibile ma nulla. Potevo solo dargli il mio supporto, dimostrargli che nonostante la clinica, le anilisi, le cure, i disagi, i lunghi viaggi io ero lì con lui sempre (ed anche la mia famiglia). Ho cercato specialisti medici, omeopati, ho cercato ovunque e chiunque mi potesse aiutare, ho seguito cure stressanti e amare ma se questo poteva aiutarlo a stare bene e ad essere un po' di più “gatto” normale lo facevo a malincuore nella speranza di stare insieme il più possibile… fintanto che lui era in forze e con la voglia di reagire allora lo ero anch’io… ma nulla è servito per salvarlo, la malattia (insufficienza renale) ha pregredito fino a renderlo uno scheletro, l’ombra di quello che era, che io chiamavo “forza della natura” e che scherzosamente lo definivo una pantera reincarnata in gatto per via del suo karisma. Alla fine negli ultimi due mesi è stata una pena, lui sempre più debole, io sempre più distrutta, gli facevo compagnia ogni attimo che avevo, quasi non mangiavo per guadagnare minuti preziosi tra il lavoro e lui, ho inziato a dormire sul divano per stargli più vicino, seguirlo nei suoi disturbi ed assecondare le sue richieste, non stava più in casa solo fuori, come se l’esterno lo aiutasse a sopperire ai suoi bisogni. Non meritava tutto questo e sapere che fosre nella mia ignoranza sono anche la colpevole mi crea rimorsi immensi, poi l’eutanasia inevitabile, come se lui stesso mi avesse detto “BASTA” con uno sguardo stanco e pieno di dignità. Così accarezzandolo l’ho accompagnato a quelle maledette punture fino alla fine… e mi sembrava tutto finito.
    Con lui è morta anche una proforda parte di me, quella fatta di sentimenti sinceri, di felicità e semplicità, di complicità ed empatia che non torneranno mai più senza di lui. Ecco che dove finisce una storia ne inizia un’altra, l’altra faccia della medaglia, quella fatta dal dolore che si è girata verso di me e non mi ha ancora lasciata. Ho lasciato che il veterinario portasse via il suo corpicino, convinta che saperlo a decomporsi in giardino mi avesse fatto ancora più male, così dopo due giorni di pentimento atroce ho ripreso a contattare il veterinario chiedendomi di rendermi almeno la salma, ma senza successo. Ho capito che ogni posto sarebbe andato bene e che avevo sbagliato, era come se lo avessi buttato o abbandonato per non soffrire io stessa. Ho richiamto dopo una, dopo due e l’altro giorno ma senza esito, chi l’ha sotterrato non è il veterinario ma un conoscente che spesso fa questi favori a chi non ha spazio per le sepolture, quindi non vuole (giustamente) darmi il contatto e vuole chiudere la questione così (ed è anche molto gentile nel rispondermi). Anche se tutti mi dicono il contrario io purtroppo la vedo così, non ho pensato al “dopo” al fatto che anche lui potesse soffrire nello spirito (perché sono convinta che tutti abbiamo un’anima) e lo immaginavo solo ad aspettarmi, legato ad un mucchio di terra lontano da casa sua e l’angoscia di poterlo far soffrire anche dopo non mi ha mai lasciata. So che potrei essere presa per scema, che tanti non capirebbero mai i mei pensieri e quello che sento ma non riesco a risolvere la faccenda, vorrei solo portare a casa ciò che resta di lui, ho l’impressione che questo mio gesto lo faccia soffrire che si senta abbandonato o gettato via… putroppo però non mi è possibile. Se fossi una persona influente o di successo sicuramente sarei stata assecondata ma sono una persona normale e non vengo ascoltata in questo genere di discorsi. L’ho sognato in queste settimane, dapprima sereno e felice e nell’ultimo sofferente… ecco perché mi chiedo se questo malessere non sia in realtà un suo messaggio, tante coincidenze sono successe in questo mese dopo la sua morte ed anche se hanno una spiegazione logica si possono interpretare in altri modi che magari non tutti capiamo. La terra fuori dai vasi (ma era una gazza), le impronte in macchina (ma era il gatto del vicino), i sogni, le sensazioni di inquietudine quando solo da sola, percezioni che mi fanno venire la pelle d’oca. Non riesco a guardare le sue foto perché penso ai miei errori ai miei sbagli e che per colpa mia non siamo più insieme, l’ho fatto soffrire e lo sto ancora facendo. Poi leggo di fatti in cui a volte ritornano, di spiriti animali che ritornano dai loro amici “padroni” come altri gatti, che si fanno trovare in mezzo a tanti, che si reincontrano. Io mi devo rassegnare che non c’è più ma vorrei tanto che fosse ancora con me, riscattare i torti che gli ho fatto, essere felici insieme e riprenderci il tempo passato nelle sofferenze perché soprattutto lui se lo meritava. Poi dopo un mese mi soffermo e mi chiedo se il dolore che sento è il mio oppure il suo, se mi vuole dire che sta male e che devo andare a prenderlo (ma non riesco) e quindi è triste ed angosciato (ma la cosa sarà per sempre così perché non mi permettono di fare altro) oppure se sono io che lo rendo inquieto e quindi ha rancore perché lo faccio stare male?
    Ecco la mia situazione, io so soltanto che gli ho voluto e gli voglio un bene dell’anima, che vorrei rincontrarlo e stare ancora con lui oppure per mettermi il cuore in pace forse potrei portere la sua sepoltura a casa ma non posso farlo, e se mai ci riuscissi sarebbe davvero utile oppure scatenerei davvero il suo odio nei miei confronti nel non lasciarlo in pace? Ma è davvero in pace?
    Queste sono le domande che mi pongo, ecco perché ho chiesto se a questo punto è giusto anche un sensitivo. Sono davvero solo mie suggestioni e false speranze o sono segni di messaggi che non capisco?
    Scusate lo sfogo… spero mi capiate almeno un pochino e al massimo mi compatiate.
    Grazie per l’attenzione, saluti.
     
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    "Grazie mille per la tua risposta, non pensavo che qualcuno si interessasse a me perchè ho scritto tanto in questi giorni e nessuno mi ha mai risposto, anche solo dicendo un proprio parere come hai fatto tu (mi permetto di darti del tu anche se non conosco la tua età o chi sei, scusami la confidenza)..."

    Grazie,spero di esserti d'aiuto.Nel 2005 ebbi due perdite importanti nella mia famiglia,uno dei miei fratelli e il mio papà,entrambi per cancro ai polmoni.Dopo tale esperienza mi chiesi che diamine stesse succedendo nella mia esistenza,perchè mi fosse accaduto tutto ciò,e iniziai così il mio percorso di avvicinamento - lento e graduale - alle tematiche spirituali,iniziando con un approccio meramente 'agnostico' di tipo scientifico,interessandomi al fenomeno delle NDE (near death experience). Poi negli anni il mio approccio ha subito una virata,spostandomi da tematiche puramente scientifiche a quelle puramente spirituali.Nel 2013 persi anche la mamma,da quel momento in poi ebbi il coraggio di frequentare i convegni - che il nostro WebMAster mette nella homepage di www.ampupage.eu. In tali convegni vi partecipano i sensitivi che offrono il loro supporto a patto che si paghi la quota di partecipazione al convegno.Io ho pagato 40 euro per partecipare al convegno di Santa Severa della durata di tre giorni tenutosi a maggio e gestito da Enrico Piendibene,e lì ho avuto un incontro programmato con una sensitiva grazie al quale ho comunicato con la mia sorellina che è anche la mia guida.Devo dire che nei vari convegni cui ho partecipato mi è capitato di avere solo un paio di contatti poco soddisfacenti,tutti gli altri invece sono stati molto positivi.

    "..ho perso giorni di lavoro raccontando bugie per non essere derisa..."

    Secondo me hai agito bene,come ti dicevo nel mio post,non tutti hanno le capacità mentali di capire la sensibilità e la sofferenza altrui,alle tematiche spirituali di un certo tipo ci si deve avvicinare in maniera graduale e con prudenza,e occorre essere anche molto discreti sui nostri interessi verso il mondo spirituale.

    ".. E’ stata colpa mia? L’ignoranza al giorno d’oggi non è ammessa, avrei dovuto informarmi di più?.."

    No,nessuna colpa,hai fatto quanto era in tuo potere visto che hai giustamente affidato la creatura alle cure di un veterinario,di più non potevi fare,non sempre
    è possibile esigere che le cose possano andare diversamente,se la creatura,quando l'hai accolta per la prima volta,soffriva già di patologie serie,purtroppo
    non potevi fare altrimenti,probabilmente quelle patologie si trovavano già in un punto di non ritorno senza che tu potessi saperlo.

    "..Non meritava tutto questo e sapere che fosre nella mia ignoranza sono anche la colpevole mi crea rimorsi immensi.."

    La sofferenza di un essere amato a volte può servire a noi stessi per farci capire che occorre imparare ad accettare l'inevitabile,il tuo problema è che
    non riesci ancora ad accettare quanto successo,credo che dovresti sforzarti di accettare quanto sucesso,senza incolparti di nulla,anche se può sembrare assai più difficile della perdita che hai subito.

    "... dapprima sereno e felice e nell’ultimo sofferente… ecco perché mi chiedo se questo malessere non sia in realtà un suo messaggio..."


    Sì, è un messaggio in cui ti sta mandando un chiaro segno - assieme ad altri segni che hai descritto -,ha voluto farti capire che dove si trova ormai non soffre più - senza più malattie - e che non ti ha mai abbandonato,se nell'ultimo ti è sembrato sofferente è a motivo del profondo dolore che provi ancora per la creatura,poichè se da un lato è profondamente dispiaciuto per il tuo dolore dall'altro cerca di farti capire di 'lasciarlo andare'.Devi lavorare sul tuo 'dolore',sino a trasformarlo in puro amore. Devi capire che il profondo 'dolore',per quanto naturale possa essere,per coloro che ci lasciano - persona o animale - può rappresentare una sorta di 'catena' (in senso negativo) se mantenuto per troppo tempo. Sai,in alcuni resoconti medianici che lessi qualche anno fa le entità dei defunti che comunicavano con i propri familiari - mediante sensitivi - rimproveravano per il fatto che alcuni dei loro familiari a distanza di anni sentissero ancora un profondo dolore,e nel tempo questo dolore nella dimensione spirituale veniva percepito come una sorta di 'catena'. I cari che si trovano nella dimensione spirituale ci tengono a dare il loro conforto e il loro sostegno al dolore dei familiari,ma incitano affinchè i loro cari superino il loro profondo dolore,evidentemente,dai segni che ricevi dalla creatura - non so se inquadrarli come ADC,forse il nostro webmaster potrebbe dire qualcosa in merito - anche gli animali hanno la possibilità di dare conforto in tal senso.

    "..Io mi devo rassegnare che non c’è più ma vorrei tanto che fosse ancora con me, riscattare i torti che gli ho fatto, essere felici insieme e riprenderci il tempo passato nelle sofferenze perché soprattutto lui se lo meritava..."

    In vari resoconti medianici - ma anche nei contatti che io ho avuto modo di avere con le mie guide - viene sempre fuori un aspetto positivo come quello del
    perdono,gli esseri che abbiamo amato hanno già perdonato i nostri errori,quello che chiedono è fare altrettanto con noi stessi,perdonare noi stessi,superare il nostro passato. Se leggi il messaggio che io ho ricevuto dalla mia sorellina nel convegno di Santa Severa di maggio vicino Roma - puoi andare qui ---> https://piddia.forumcommunity.net/?t=61243782#newpost - mi ha tra le altre cose comunicato che "Nessuno è perfetto. Perdonati per il tuo passato,non Eri Tu.",questo evidentemente cercano di farcelo capire anche i nostri amati animaletti.

    "..Queste sono le domande che mi pongo, ecco perché ho chiesto se a questo punto è giusto anche un sensitivo. Sono davvero solo mie suggestioni e false speranze o sono segni di messaggi che non capisco?.."


    Non ho idea se un sensitivo abbia la capacità di contattare lo spirito di un animale,nella letteratura medianica non mi è mai capitato di leggere resoconti di contatti medianici avvenuti con le entità di animali. Credo che nel mondo spirituale consentano che le entità di animali possano inviare dei segni come quelli da te ricevuti,ma non ho mai sentito che nei contatti medianici abbiano partecipato le entità di animali,dì solito sono le entità delle persone,o al limite in casi rari le proprie guide spirituali,ma ovviamente parlo solo per mera esperienza personale,non conosco tutta la letteratura medianica che ti assicuro è molto vasta.

    Edited by kaomanao - 25/6/2019, 20:39
     
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    Grazie mille,
    non approfondirò oltre perchè di fronte alle tue perdite mi sento in un qualche modo di averti offeso, sei forte ed hai reagito, io mi piango addosso.

    Chiudere un capitolo della mia vita fatto di tanta felicità poi trasformatasi in tristezza è difficile, sono ancora combattuta nei pensieri.
    A volte capisco che devo lasciar perdere tutto, lasciare i suoi resti dove sono, cercare di guarire le ferite del cuore e riprendere a sorridere ma poi quando lo realizzo mi dico "perchè dovresti ridere, è morto, l'hai lasciato in una buca da solo" ecc... e quindi ritorna il dolore, a punirmi.
    Devo cercare di guarire io, stare bene in ogni caso aiuterà me e lui ma ho sempre un retrogusto di angoscia che mi dice che non posso lasciarlo dov'è... razionalmente lo capisco che devo andare avanti ma mi sembra sempre di dovergli ancora tanto e che non sono degna di riprendere una vita normale senza di lui, alla fine credo di essere io ad aver ancora bisogno di lui, come quando era in vita, e spero sempre che possa tornare sotto forma di un altro gattino (ho cercato spesso nella mia zona di avere un'altro incontro del destino come era successo con lui, ma ovviamente non è successo). Mi sembra che andare a prendere al gattile un altro micio sia un'offesa al lui, un modo per sotituirlo o tappare un buco. Ma io non voglio dimenticarlo con un altro, vorrei ancora lui come è successo ad altri.
    E' difficile per me lasciarlo andare perchè ho tutti questi sensi di colpa e tanti errori a cui vorrei porre rimedio ma non posso aggiustare il passato...
    In tutto questo ci si mette la mia fragilità, appena mi succede qualcosa di brutto purtroppo reagisco male e quindi è normale che in questo frangente riaffiorasse la depressione, questa è un'osso duro e devo cercare di controllarla perchè al momento è lei che mi sta soppraffacendo rendendomi il distacco impossibile. Mi sto aggrappando alle belle storie di reincarnazione e spero in quella per avere una seconda occasione... che patetica. Sarebbe troppo bello!

    Ti ringrazio per i tuoi pensieri e per avermi detto delle tue esperienze, ho paura a proseguire oltre con sentitivi o medium, paura perchè sono suggestionabile. Però così mi rimane il dubbio che se non lo ascolto non capirò correttamente i suoi messaggi e lo costringo a soffrire perchè lascio irrisolti dei problemi (come la sua tomba che non è casa), oppure invece nulla di questo conta e ho paura che insistere per capire i messaggi possa invece continuare a farlo soffrire... in entrambi i casi mi sembra di arrecargli dolore, vuoi perchè non riesco a risolvere i problemi vuoi perchè non riesco a lasciarlo stare.

    Mi dispiace di ditrubarti così tanto, in questi giorni come ti ho detto ho scritto diverse mail, un contatto mi ha risposto poco fa (un certo Riccardo Cattelino) non so più ora se rispodergli oppure no, mi sembra di aver capito che sia una figura che aiuta nella guarigione di corpo e anima ma non saprei se fidarmi o meno. Ne hai sentito parlare? Credo conosca Daniel Meurois di cui ho letto che ha fatto molti libri sulla spiritualità e da lui è partita la mia ricerca vista la mia situazione.
    Ora un aiuto mi servirebbe ma non voglio sia solo uno psicologo che mi consiglia rilassamento (ok va sempre bene) e qualche pastiglia (che ho appena smesso di prendere), vorrei guarire imparando ad essere più forte altrimenti alla prima occasione (come in questo caso) mi trovo persa, sola con me stessa, incapace di reagire al dolore e di controllare la mia mente.

    So di chiederti molto, tu cosa mi consiglieresti? Sono una fifona, una frignona che si è aggrappata ad un gatto che ha saputo essere più umano di tante persone quando queste mi facevano più male e mancando lui mi manca la terra sotto i piedi, lui era la mia gioia, mi confortava se piangevo, mi placava se urlavo, mi faceva sorridere con uno sguardo e mi stupiva col suo istinto e la sua forza... ci capivamo e ci compensavamo. Comprendo di dover mettere la parola fine ogni come siano andati i fatti e capisco che non posso modificare il corso degli eventi ma se riuscirò un giorno ad andare avanti più serenamente, conoscendomi sarò sempre legata a lui con un senso di tristezza per via dell'epilogo drammatico, quindi questo mi fa credere che anche se io mi riprendo un pò non sarò capace di dargli amore ma tristezza ed ancora una volta lo farei stare male, anche involontariamente (come hai detto tu dopo anni sono ancora in catene) e questa è l'ultima cosa che voglio. Però è proprio quello che gli sto facendo... Come posso migliorare? Come posso controllarmi ed insieme alla tristezza inviargli anche amore? Come posso diventare più serena fino in fondo?
    Devo perdonare me stessa ma prima vorrei sapere se lui ha perdonato me... e mi rendo conto che la cosa è impossibile. Tutti possono dirmi che è così, che lui mi ha perdonato ma non sono convinta io. Magari si potesse sapere, sarebbe più facile, ecco perchè ho cercato sensitivi, per avere risposte che io non sento. Sarebbe troppo bello credo...

    Scusami nuovamente, grazie per la tua attenzione e... pazienza.
    Un abbraccio, Francesca
     
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    Stanotte fa veramente troppo caldo e non riesco a prendere sonno,per cui ne approfitto per risponderti.

    Non mi sento affatto offeso,ho voluto accennare alle mie esperienze di lutto per far capire di aver affrontato la situazione,e che è possibile affrontare una esperienza di lutto e uscirne fuori,basta metterci la propria volontà.

    Riguardo al resto che scrivi e ai consigli che mi chiedi,posso dirti poche cose. La depressione e l'esperienza di un lutto hanno in comune uno sconvolgimento emozionale che coinvolge la totalità di una persona,la depressione poi colpisce sopratutto la sfera emozionale,la destruttura,la frammenta.Secondo me quello di cui tu hai bisogno è riprendere contatto con la tua sfera emozionale,ricostruirla passo dopo passo.Il contatto medianico a mio avviso non ti aiuterebbe a risolvere i tuoi problemi,avresti solo la consapevolezza della sopravvivenza del tuo amato animaletto nel mondo spirituale - a patto di riuscire a trovare un sensitivo in grado di metterti in contatto con il tuo amato animaletto e sempre che il mondo spirituale lo consenta - ma non riusciresti comunque a venir fuori dal corto circuito emozionale e ideativo della esperienza del lutto.Secondo me,anche la pranoterapia - o qualsiasi altra terapia alternativa - ho idea che siano solo palliativi temporanei,e magari sono anche costosi in termini economici.
    Ad ogni modo,se la tua ricerca è orientata in tal senso,evita di cercare per conto proprio sensitivi e pranoterapeuti poichè potresti incappare in vere e proprie truffe costose oppure in vere e proprie delusioni,il consiglio che posso darti è tentare di frequentare qualche convegno di cui ti parlavo precedentemente,magari verifica se se ne tiene qualcuno vicino la città o il luogo in cui abiti.Mediamente parlando,il costo di partecipazione a tali convegni si aggira intorno ai 50 euro per tutte le giornate.Tale quota di partecipazione ti dà diritto di avere un contatto medianico con un sensitivo della durata media di 20-25 minuti,per lo meno hai la garanzia di non rimetterci a livello economico - se non la quota di partecipazione.In questi convegni si affrontano molte tematiche interessanti,all'ultimo convegno che ho partecipato per esempio è stata interessante la relazione sulla metavisione,poi ho anche incontrato degli amici.Ad ogni modo approcciarsi al mondo spirituale richiede che venga fatto in maniera molto graduale e prudente,anche perchè non tutto quello che viene comunicato in sede medianica può corrispondere alle proprie aspettative.Il problema è che se il proprio equilibrio interiore è profondamente turbato,o se si soffre una complessa problematica psicologica,possono influire negativamente sull'esito del contatto,è insomma da tenerne conto.
    Ho anche idea che un eventuale contatto medianico forse non aggiungerebbe molto su quello che hai già sperimentato,dalla tua esperienza mi pare di aver capito che dal mondo spirituale ti sono arrivati molti segni,si sono dati parecchio da fare,ti hanno dato già tanto,ma non è che possano fare sempre quello che tu chiedi,anche nel mondo spirituale ci sono dei limiti da rispettare.

    Sempre secondo me,ciò di cui tu hai veramente bisogno è di condividere la tua esperienza di lutto con un gruppo di sostegno appropriato,so che esistono gruppi di sostegno per le persone che hanno avuto il lutto del loro animale domestico,ci sono anche quelli specificatamente dedicati alla perdita di un gatto,per esempio,chiedi al tuo specialista se conosce qualcuno di tali gruppi,poichè mettersi a cercarli per proprio conto potrebbe essere non molto
    'professionale',almeno uno specialista saprebbe come indirizzarti al meglio - anche se poi non è detto che l'indirizzo fornito da uno specialista possa rivelarsi il migliore.

    In rete ho trovato un paio di articoli che forse possono esserti utili,dagli un'occhiata.

    www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/3538.pdf

    www.petloss.com/munsital.htm

    Sulla depressione poi nella mia libreria elettronica ho il pdf del libro del professor Alberto Siracusano,di 160 pagine,di facile lettura,è ben fatto,fa capire tante cose di una malattia molto complessa come la depressione - una malattia che coinvolge la totalità di una persona: "Risalire in superficie",Mondadori.

    Riguardo alle letture spirituali,non saprei cosa dire,è molto difficile trovare un testo che discuta sugli aspetti riguardanti le anime di gruppo degli animali,per esempio,si trovano sempre pochissimi cenni,temo che la ricerca sarebbe molto lunga e non porterebbe forse ad avere le risposte che stai cercando. Nell'ambito di tale lettura,non mi sono mai capitati testi che trattassero della depressione e delle eventuali cure o soluzioni a livello spirituale,anche qui temo che potresti andare incontro a delle delusioni e forse ci si dovrebbe andare molto cauti sulle presunte promesse di guarigione ivi contenute,i testi scritti per esempio dai cosiddetti viaggiatori spirituali dovrebbero servire a far capire come esista la possibilità concreta della sopravvivenza dell'anima e dell'esistenza del mondo spirituale,ma si dovrebbe evitare l'errore di considerarli come se fossero una sorta di bacchetta magica per problematiche psicologiche molto complesse,anche se poi nella vulgata si dice che la depressione sia una malattia dell'anima.

    Un caro saluto
     
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    Io non ho parole per ringraziarti, ti ho veramente messo in apprensione ed il caldo ha reso logorroica anche me nelle mail, mi sono sfogata parecchio perchè ho trovato chi mi ha ascoltata!

    Cercherò di uscire prima di tutto dal lutto e dalla depressione ma sarà dura.
    Ho letto anche io di questi gruppi di sostegno ma dopo un mese dal fatto e dopo tutto questo dolore mi spaventa un pò dover "rivangare" l'accaduto, per me e per il mio micetto, fatico persino a scrivere senza piangere ad ogni riga.
    Però credo sia corretto, se da sola vedrò che la situazione non migliora credo che dovrò procedere così, il problema è cercare le persone giuste. Non ho più contatti da anni col mio psicologo ma in qualche modo farò, l'unico mio appiglio è pur sempre internet, vedrò di fare una bella selezione nella ricerca e cercherò di scovare i gruppi giusti magari come ho trovato questo forum, cercando le esperienze.
    Concordo anche sul fatto di assistere a questi incontri, purtroppo non sono della tua zona altrimenti mi sarebbe piaciuto conoscere personalmente "menti" come le tue, parlare di ciò che è reale e di ciò che va oltre senza pregiudizi, senza essere additati come strani o fuori dal normale, e senza vedere solo il lato medico dei disturbi ma trattare argomenti che vedono la nostra figura come essere completo fatto di carne, di sentimenti, di dolori fisici e non, di sensibilità e di spirito. Io sono della provincia di Mantova, zone piccole come la mia non hanno molti supporti del genere, trovare gruppi di sostegno o incontri medianici sarà difficile ma la trovo una cosa interessante (anche se mi fanno paura certi argomenti, te l'ho detto che sono fifona e suggestionabile).
    Penso che comprerò anche quel libro sulla depressione, devo curare corpo, mente e spirito in questo momento, devo prenderla come ragione di vita, migliorare me stessa sarà difficile perchè vista la mia età sono forgiata in certo modo e non ho mai fatto veramente molto per cambiare alcune cose, forse questa potrebbe essere la spinta giusta (oddio preferivo altri modi alla sofferenza, ma questo mi ha riservato la vita).

    Ti ringrazio di cuore, davvero di cuore perchè nonostante tu non mi conosca hai capito i miei pensieri ed i miei disagi e mi hai presa seriamente.

    "Ho anche idea che un eventuale contatto medianico forse non aggiungerebbe molto su quello che hai già sperimentato,dalla tua esperienza mi pare di aver capito che dal mondo spirituale ti sono arrivati molti segni,si sono dati parecchio da fare"
    Se vorrai e se avrai tempo ti posso scrivere nel dettaglio quanto mi ricordo: percezioni, possibili segnali, sogni, ecc... che magari insieme possono fare un quadro chiaro a te o ad altri del forum e quindi farmi un pò di chiarezza.

    "ti hanno dato già tanto,ma non è che possano fare sempre quello che tu chiedi,anche nel mondo spirituale ci sono dei limiti da rispettare"
    Appunto per questo magari tu o altri sul forum potreste farmi capire che in realtà mi hanno già dato risposte ma che io adesso per via della depressione o della fragilità non riesco e non voglio capire. Magari è suggestione o magari sono davvero molto sensibile e non so di essere stata fortunata a ricevere tanto (e quindi a capire di non chiedere altro).

    Nella mia mente mi compaiono sempre le belle storie lette, del ritorno o della reincarnazione... è facile appigliarsi a questo quando tutto è nero, forse un giorno potrà succedere (lo spero) ma magari i vostri consigli ora mi aiuteranno a capire che non é così comune e che non è la speranza corretta a cui aggrapparsi.

    Grazie ancora, se fossi da te mi piacerebbe stringerti la mano!
     
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    Buongiorno,mi è venuto in mente il nome di un ricercatore che oltre che essere uno psicologo applica la terapia del tipo IADC,che ha molto a che fare con la comunicazione post-mortem con i propri cari defunti,ma non so dirti se tale terapia possa funzionare anche nel caso degli animali.

    Questo ricercatore si chiama Claudio Lalla e mi pare che operi a Roma,tra l'altro ha persino partecipato a uno di quei convegni di cui ti dicevo l'anno scorso a Borgaro - vicino Torino.

    Qui trovi il programma dello scorso anno https://www.psiche2.com/3-convegno-interna...iti-nella-luce/ , il dottor Claudio Lalla ha tenuto una propria relazione dal titolo in inglese "Deathbed visions e Near Death Experiences: prospettive sull’aldilà",guarda caso uno dei temi trattati riguarda le nde,uno dei temi dibattuti nell'ambito delle neuroscienze e da cui partì il mio percorso di ricerca nel 2005. La quota di partecipazione al convegno era di 80 euro,un pò troppo per miei gusti,a quello di Santa Severo di maggio 2019 la quota era solo di 40 euro.

    Ora,potresti provare a contattare il dottor Lalla via email dal suo sito https://claudiolalla.it/iadc-therapy/, sembra uno psicologo che ha una mente molto aperta verso il mondo spirituale,probabilmente troveresti nel suo aiuto una porta sfondata. Il problema è capire se questo professionista si faccia per così dire 'pagare' per il suo aiuto,ho idea che se iniziasse a chiedere per esempio 100 euro a seduta,poi nel tuo caso ti verrebbe a costare un botto enorme,in pratica ti potresti rovinare,al limite potresti tentare con due o tre sedute al massimo,ma più di questo non sono in grado di dirti o di consigliarti.Chiedi sempre lumi via email in tal senso,chiarimento sui costi,dopo aver esposto le tue problematiche relative ai segni da te ricevuto dal gattino (a proposito,come si chiamava il tuo gattino?).

    Al limite potresti dare una occhiata anche a questo sito di psicologi e psicoterapeuti che praticano la terapia IADC www.iadctherapy.it/ gestito sempre dal dottor Lalla.

    Mi sembra di aver capito che il metodo del dottor Lalla non abbia nulla a che fare con l'ipnosi regressiva,è già questo è un buon segno ,ora io non conosco quasi nulla delle terapie su base IADC - e che prevedono comunque una sorta di comunicazione con i propri cari.

    Al limite,dovresti informarti se la terapia IADC possa funzionare o meno anche nel caso degli animali,ma dai segni che hai ricevuto pare proprio che possa esserci qualche possibilità.

    Io in rete non riesco a trovare recensioni positive o negative nei meriti dei benefici sull terapia IADC,ergo,anche questa strada potrebbe rivelarsi un salto nel buio assai rischioso,perchè quando mancano dei riferimenti di critica metodologica in tal senso diventa estremamente difficile capire se la terapia IADC possa portare dei benefici o meno,ma almeno avresti a che fare con dei psicologi o psicoterapeuti in grado di capire l'importanza dei segni che il mondo spirituale ti ha inviato,e capire anche se alcuni di questi segni possano essere genuini o invece solo frutto dell'inconscio,questo tra l'altro potrebbe eludere il problema della ricerca di un sensitivo adatto alle tue aspettative.


    Io sono comunque personalmente convinto che la soluzione migliore sia cercare un qualche gruppo di sostegno,almeno non ti costerebbe un capitale,insomma,sii molto accorta,prima di fare un passo in un senso o nell'altro,attendi anche il parere del nostro webmaster Claudio Pisani che sugli IADC forse ne sa qualcosa più di me e che potrebbe consigliarti meglio in tal senso (potresti anche scrivergli all'indirizzo [email protected] dicendogli che sei
    intervenuta in questo forum).

    Riguardo al libro del professor Alberto Siracusano che ti avevo citato,non c'è bisogno di comprarlo,posso inviarti il pdf via email.

    Un caro saluto
     
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    Grazie per tutto.
    Cerchero di spedire qualche mail ed in base alle risposte vedrò cosa fare, sono sempre molto suscettibile con i "dialoghi" con i propri cari... mi spaventerei tantissimo e sporattutto, trattandosi di animale non ha una forza capace come quella di una persona e ho il dubbio che potrei arrecare fastidio al mio micino ed altre sfere che farebbero da tramite. Dall'altra parte se voglio risposte devo anche andare avanti...
    vedremo cosa mi risponderanno i contatti che mi hai gentilmente girato, in base alle loro dritte vedrò se è giusto "accontentarmi" di quello che ho già ricevuto o se invece devo approfondire perchè in realtà denotano problemi che è giusto risolvere.
    Il suo nome, bella domanda... ne aveva tanti! Ognuno in famiglia lo chiamava a modo suo, era speciale per tutti! Io stessa un giorno lo chiamavo Giovannino mentre lo chiamavo dalla macchina quando tronavo dal lavoro, poi lo chiamavo Giuanì una volta in casa mentre lo coccolavo, oppure Miciolino o Pisellino in altre circostanze, mio papà lo chiamava Gimmi, mia mamma Ciciarì, mio fratello Micio, ogni occasione o coccola era un vezzeggiativo diverso (anche in dialetto come hai capito), in pratica il suo nome era quanto riuscivamo ad esprimere a parole per rispecchiare la nostra gioia nell'essere insieme. E lui ha sempre risposo ad ogni nome, o meglio ad ogni nostra dimostrazione di amore o contatto, che contavano erano i sorrisi, gli sguardi, una carezza, un bacino, una strusciata, una fusa, lui che si arrampicava a me per chiedermi le cose, oppure mi prendeva i capelli con le zampine, ecc... ecco che ricomincio con i ricordi ed i lacrimoni... pazienza, passerà.

    Se sei così gentile mi farebbe piacere il pdf del libro e giustamente fammi sapere se vuoi qualche cosa perchè ti sei disturbato davvero tanto.
    Grazie, con queste mail in questi giorni ho capito di non essere da sola con le mie strane emozioni e turbamenti, essere fuori dal coro è difficile.

    Edited by SHYTANFRA - 26/6/2019, 18:02
     
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    Ok,ti ho inviato una email avente come oggetto "libro 'Risalire in superficie'" con allegato il pdf,eventualmente verifica anche la casella di spam,puoi anche modificare il tuo precedente post per togliere il tuo indirizzo di posta elettronica.

    Non mi devi nulla.

    Un caro saluto
     
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    I miei complimenti a Kaomanao! Non avrei saputo fare di meglio col problema esposto da SHYTANFRA!
    Ottimi consigli,aggiungerei di recarsi spesso ad eventi e convegni dove trovare altre persone col tuo stesso problema per confrontarsi e decidere quali strategie adottare. Come dice giustamente Kaomanao, il dolore per la perdita è una barriera quasi insormontabile per ogni tipo di contatto, ma da Medico aggiungo che nell'attuale orientamento dei disturbi psichiatrici, il periodo di recupero è stato esteso ad un anno, prima di parlare di vera e propria depressione. Non so se usi farmaci, in tal caso tieni presente che funzionano al 50% e non vanno presi senza essere seguiti da uno specialista. A mio avviso, il contatto diretto con altri "simili" è la migliore terapia.
     
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    In merito alle terapie IADC non ho molto da dire, dovrebbe essere un buon sistema e il Dr Lalla é molto seguito su facebook dove vi sono molti suoi video nel gruppo di Focus che però è un gruppo chiuso e richiede l'approvazione per accedere.
    https://m.facebook.com/profile.php?id=1000...=content_filter
     
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  13. Maria rosaria
     
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    Salve, sono una nuova iscritta e anch'io vorrei comunicare con i miei cari, ma i ciarlatani abbondano ed io penso che un vero medium, poiché ha ricevuto un dono, non debba assolutamente chiedere soldi,questi doni vanno condivisi, l'unico scopo deve essere quello di aiutare la gente
     
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    Ciao, benvenuta!
    Si, hai ragione, bisogna guardarsi bene in giro ed il modo migliore è frequentare i Congressi ed i gruppi su FB dove troverai molte persone serie. Di certo è molto meglio constatre di persona e trovare il Medium che meglio risponde alle tue esigenze, ricordando sempre di NON dare mai informazioni sul Defunto e limitandosi a rispondere SI o No alle sue domande.
    A Napoli non ho molti contatti, non so se l'Ass. Alfonso Gatto è ancora attiva, prova a scrivere o telefonare:
    Email: [email protected]
    Via S.Teresa degli Scalzi, 31
    80135 - Napoli

    Anche a Battipaglia esiste un'associazione Spiritualistica, puoi rivolgerti ad Annamaria
    www.facebook.com/annamaria.ferraioli.7524
    Buona giornata.
     
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43 replies since 2/12/2010, 19:10   15528 views
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