Tecniche di VISUALIZZAZIONE

da Bruce Moen ed altri

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  1. giulia_de_vivo
     
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    Come promesso ad Alessandro, ecco alcune idee spicciole su tecniche di visualizzazione. Le idee vengono da più fonti, fra cui: Sanaya Roman www.orindaben.com; SNU (Spiritualists National Union); Kevin Williams www.near-death.com; Carol Rios www.spiritual-endeavors.org/abilities/livingNDE.htm; Bruce Moen www.afterlife-knowledge.com; Robert Moss www.mossdreams.com)

    Premetto che le tecniche qui proposte si riferiscono ad un tipo di visualizzazione messo in atto deliberatamente, possibilmente in uno stato di meditazione, o calma interiore, dopo aver fatto temporaneamente tacere gli stimoli esterni, e possibilmente quando siamo ben svegli e riposati, ovvero quando non c'è il rischio di addormentarsi.

    E' molto facile, infatti, quando si interrompe deliberatamente il flusso dei propri pensieri con tecniche meditative, che in condizioni di stanchezza ci si addormenti, oppure che si inneschino quelle immagini spontanee che si hanno nella fase ipnagogica, cioè nella fase dell'addormentamento. Sebbene in questa fase sia ben possibile ricevere contatti da identità diverse dalla nostra, le immagini che partono nella fase ipnagogica (specie se siamo molto stanchi) sono spesso un qualcosa di disordinato che emerge dal nostro subconscio.

    Robert Moss insegna a mettere le briglia alle immagini ipnagogiche per farsi condurre in un sogno lucido, o in una OBE, ma è necessarrio allenarsi quando non si è troppo stanchi o preoccupati.

    Questi esercizi invece vengono proposti per la mente sveglia e riposata.

    Una delle cose più importanti che ho appreso negli anni circa la modalità in cui si verificano i contatti cosiddetti medianici è che l’IMMAGINAZIONE è lo strumento più pratico fra quelli a nostra disposizione che i nostri cari hanno a portata di mano nell’Aldilà per comunicare con noi.

    L’immaginazione è una cosa con cui abbiamo familiarità, perché la usiamo tutti i giorni, ed ha l’effetto di aprire la nostra mente alla percezione di dimensioni non fisiche, consentendo anche un‘effettiva comunicazione con i trapassati.

    Altro ingrediente importante è una sorta di fiduciosa calma che (se necessario, tramite la pratica della meditazione) ci permette di scollegarci temporaneamente dagli stimoli del mondo materiale e di sintonizzarci sull’oggetto del nostro desiderio.

    Per la visualizzazione, ovvero per l’uso del senso non-fisico della vista, Moen suggerisce un esercizio preliminare che ha lo scopo di definire il tipo di visualizzazione cui nella nostra unicità abbiamo accesso: non tutti visualizzano le immagini allo stesso modo. L’esercizio preliminare consiste nel visualizzare mentalmente un oggetto qualsiasi
    CITAZIONE
    "un’immagine del numero 12, una banana, qualsiasi cosa. Una volta che vedo quell’immagine, che sia a tre dimensioni, olografica, tutta a colori, oppure fugace, indistinta, appena appena percepibile, o in bianco e nero, ne deduco che il mio senso non-fisico della vista sia sufficientemente stimolato per essere usato, e parto da lì”. (Bruce Moen)

    Naturalmente la percezione non-fisica può coinvolgere anche l’udito (dalla chiaroveggenza o vista non fisica, si passa quindi alla chiarudienza), oppure una sensazione interiore più generalizzata (la clarosensanzione).

    A quanto ho potuto constatare, è sufficiente stimolare uno dei sensi non fisici, per attivare anche gli altri, anche se tra i medium professionisti può predominare un canale piuttosto che un altro.

    Se l’esercizio di visualizzazione riguarderà una persona cara, saranno coinvolte emozioni molto forti. Queste emozioni sono un alleato importante. Laddove infatti le emozioni che insorgono a seguito della perdita di un proprio caro possono essere come un tumultuoso uragano che sradica ogni certezza circa l'esistenza di un qualsiasi Aldilà, se con pazienza e perseveranza riusciamo ad approdare ad uno stato d'animo di fiducia e di calma (e possono volerci mesi o anni, questo è più che naturale), le emozioni evocate dal ricordo di momenti trascorsi insieme diventano preziose per permetterci di sintonizzarci sul nuovo canale che riguarda la percezione del Mondo dello Spirito.

    In primo luogo è utile tener presente che non esiste una reale separazione a livello sensoriale fra noi e loro. Siamo entrambi Spirito, anche se noi siamo uno spirito incarnato che, da sveglio, abita un tempo ed uno spazio particolare, mentre i nostri cari sono spirito disincarnato, liberi dai nostri parametri di spazio e tempo. Per il resto, i nostri cari ci sono ancora più vicini di prima, liberi da malattie, bisogni materiali, preoccupazioni quotidiane e preconcetti di qualsiasi natura: solo desiderosi di esserci vicini e di rassicurarci del fatto che stanno bene. Pertanto, rievocare le sensazioni che provavamo quando eravamo fisicamente ancora insieme è un utile strumento per cominciare.

    Moen suggerisce di far finta di conversare con la persona che desideriamo contattare, far finta di vederla, far finta di domandare qualcosa e far finta di ricevere una risposta.

    Se le immagini/sensazioni risultano fugaci e indistinte, Moen suggerisce LA TECNICA DELL'AUTOSTRADA, che mi piacerebbe oggi ribattezzare LA TECNICA DELLA SALERNO-REGGIO CALABRIA.

    CITAZIONE
    “Immaginate di guidare lungo l’autostrada a 100 km all’ora, e di vedere un segnale sulla destra, che magari dice "Uscita A3 a 5 km". Vedete l’indicazione solo per qualche secondo, perché andate veloce, ma vi fornisce un’informazione su qualcosa che sta per arrivare. Certo non fermereste la macchina per tornare in retromarcia a cercare quel cartello per visionarlo meglio, vero? No, continuereste a guidare sapendo che fra un po’ ci sarà l’uscita per l’A3.

    Lo stesso accade con queste immagini fugaci ed indistinte: sono come cartelli stradali che vi forniscono informazioni su dove si dirige la strada che state percorrendo a gran velocità.

    Per continuare con la metafora dell’autostrada:

    Una volta visto il cartello "Uscita A3 a 5 km", potreste focalizzare l’attenzione su quel cartello, limitandovi a ricordare quello che diceva senza tentare di rivederlo. Così facendo, potreste percepire un’altra immagine fugace, un altro cartello stradale che dice "Bar da Luigi a 4 km". Ripensare di nuovo a quello che avete appena visto (senza cercare di tornare indietro a rivederlo, ma solo ricordando questa nuova immagine), vi condurrà probabilmente ad un’altra immagine ancora. Continuando con questo sistema, scoprirete che, insieme ad ogni segnale, riceverete pensieri, idee, sensazioni, emozioni ecc. Se a questo punto vi sarà ancora necessario fare attivamente finta, potreste inventare una storia che raccolga tutte le informazioni provenienti dai vari segnali in modo da costruire un insieme coerente. Per esempio, la storia potrebbe essere: l’uscita per l’A3 Salerno-Reggio Calabria si trova a 5 km da me, e probabilmente vicino all’uscita c’è il Bar da Luigi. Così facendo, vi si riveleranno altri elementi della storia, come immagini, pensieri, sensazioni, ecc. Ad un certo punto la storia comincerà a prendere vita in modo indipendente dal vostro pensare e, anche se l’informazione che vi arriva è del tutto inattesa, state al gioco.

    Magari vi sembrerà che vi stiate inventando tutto, ma continuate a seguire le vicende che vi si presentano, e continuate a porre domande riguardo alle persone o cose che percepite. Se seguite questo sistema, verrà il momento che, come molti molti altri che l’hanno seguito, riceverete delle prove a testimonianza del fatto che almeno parte di quello che state sperimentando è assolutamente reale.

    Quando ciò accade, siete a buon punto nel processo di rimozione di eventuali convinzioni che prima potevano bloccarvi e questo vi porterà a nuove percezioni e a ricevere ulteriori prove.” (Bruce Moen - Traduzione libera)

    Le due cose più importanti che ho appreso da Bruce sono:

    1) Non tutti visualizzano le immagini allo stesso modo. E' utile scoprire in che modo visualizziamo le immagini prima di cominciare.
    2) Se le immagini (e aggiungerei anche voci o sensazioni) sono fugaci ed indistinte, non mi soffermo su di esse per cercare di vederle meglio, ma vado avanti con fiduciosa calma e me ne aspetto delle altre.

    A seguito delle osservazioni di persone che hanno difficoltà a registrare percezioni di tipo VISIVO, vorrei precisare che questa tipologia di percezione é solo una di quattro tipi diversi. A seconda della nostra personalità o inclinazioni personali, possiamo registrare percezioni di tipo:

    - VISIVO (immagini, colori, ecc.)
    - UDITIVO (parole, frasi, nomi, musica, ecc.)
    - EMOZIONALE (tristezza, gioia, ecc.)
    - COGNITIVO (informazioni, insegnamenti,conosenze ricevuti a livello intuitivo)

    In genere conviene tenere presente quali siano i nostri due canali dominanti. Un semplice esercizio per scoprirlo é rispondere alla domanda:

    Ritornando da una vacanza, cosa mi viene più spontaneo raccontare:

    - cose che ho visto
    - cose che ho udito
    - sensazioni che ho avuto
    - cose che ho appreso?




    Edited by giulia_de_vivo - 23/11/2010, 17:13
     
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  2. alessandro1965go
     
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    Grazie infinite, cara Giulia.
    Lo leggerò con attenzione!
    Un abbraccio!
    Alessandro
     
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    Vedo che state già facendo salotto... cancello l'altro Forum e porto le discussioni qui,ok?
     
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  4. giulia_de_vivo
     
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    CITAZIONE (Claudio Pisani @ 15/1/2010, 21:41)
    Vedo che state già facendo salotto... cancello l'altro Forum e porto le discussioni qui,ok?

    Ciao, Claudio. Scusami se rispondo solo ora. Ieri sono stata risucchiata dalle attività domestiche! Allora cosa hai fatto per i forum?

    Per Bruce, come vedi, la citazione è piuttosto massiccia. Se lui non ti risponde alle e-mail, come facciamo a chiedergli il permesso di citare le sue parole testuali?

    Alessandro, questa è una traduzione affrettata, ma con calma vorrei poter sviscerare alcuni punti in maggiore dettaglio. Questa è una tematica che, come a Claudio, mi sta molto a cuore. TUTTI POSSONO FARLO.

    Ciao
    Giulia
     
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    Giulia, direi di restare qui. A Bruce chiesi a suo tempo il permesso di citarlo.
    A più tardi, corro allo studio.
     
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  6. giulia_de_vivo
     
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    Claudio, vedo che hai davvero fatto un bel po' di lavoro. Direi che è stata una settimana ... intensa.

    Domani mi applicherò per cercare di usare al meglio gli strumenti di formattazione.

    Ciao e un caro saluto a Fran!
    Giulia

     
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    Da domani mi dedico alla tua idea di "gemellaggio"
     
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  8. metafonica_73
     
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    Grazie Giulia...è davvero difficile capire come fare con le visualizzazioni,perchè vengono da sole,ed anche se sono molto realistiche,a volte ti chiedi se non siano solo frutto di un qualche tuo meccanismo cerebrale.
    Inizierò a cercare di esercitarmi,per capire ad usare bene queste tecniche per migliorare la mia visualizzazione,e capire che scopo abbia.
     
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  9. giulia_de_vivo
     
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    CITAZIONE (metafonica_73 @ 17/1/2010, 19:57)
    Grazie Giulia...è davvero difficile capire come fare con le visualizzazioni,perchè vengono da sole,ed anche se sono molto realistiche,a volte ti chiedi se non siano solo frutto di un qualche tuo meccanismo cerebrale.
    Inizierò a cercare di esercitarmi,per capire ad usare bene queste tecniche per migliorare la mia visualizzazione,e capire che scopo abbia.

    Cara Carmela,

    Mi rendo conto che l'argomento è complesso e ti ringrazio per i tuoi commenti.

    Queste tecniche si riferiscono ad un tipo di visualizzazione messo in atto deliberatamente, possibilmente in uno stato di meditazione, o calma interiore, dopo aver fatto temporaneamente tacere gli stimoli esterni, e possibilmente quando siamo ben svegli e riposati, ovvero quando non c'è il rischio di addormentarsi. E' molto facile, infatti, quando si interrompe deliberatamente il flusso dei propri pensieri con tecniche meditative, che in condizioni di stanchezza ci si addormenti, oppure che si inneschino quelle immagini spontanee che si hanno nella fase ipnagogica, cioè nella fase dell'addormentamento. Sebbene in questa fase sia ben possibile ricevere contatti da identità diverse dalla nostra, le immagini che partono nella fase ipnagogica (specie se siamo molto stanchi) sono spesso un qualcosa di disordinato che emerge dal nostro subconscio.

    Robert Moss insegna a mettere le briglia alle immagini ipnagogiche per farsi condurre in un sogno lucido, o in una OBE, ma è necessarrio allenarsi quando non si è troppo stanchi o preoccupati.

    Questi esercizi invece vengono proposti per la mente sveglia e riposata. Adesso inserisco questo commento nel messaggio originale, in modo da renderlo più chiaro. Come vedi è ancora abbozzato, e penso che andrà prendendo forma mano mano che chiacchieriamo sull'argomento.

    Ciao e grazie ancora.
    Giulia
    :)
     
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    Giulia, ti ricordo che anche qui si puo' correggere un messaggio precedente, se non vuoi "spezzare" il discorso. Ho una domanda da porti sul forum privè, circa la concessione PW .
     
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  11. giulia_de_vivo
     
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    Grazie, Claudio. In fatti, ho già modificato il messaggio almeno una ventina di volte, mentre imparavo ad inserire il grassetto, il corsivo, le citazioni ecc. E' un ottimo sistema, molto flessibile. Adesso arrivo anche di là.
     
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10 replies since 15/1/2010, 19:49   3917 views
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